Tra le case bruciate da uno degli incendi scoppiati nei mesi scorsi nel rione Taormina si è creata una discarica contenuta solo dalle reti di sicurezza, questo, purtroppo, il risultato finale quando le cose vengono lasciate andare e non c'è la necessaria vigilanza. La situazione adesso, con l'arrivo del gran caldo, rischia di degenerare sotto il profilo igienico sanitario e sicuramente non è un belvedere neanche per chi transita visto che l'arteria è una delle strada più trafficate della città. I grandi sacchi con la spazzatura dentro fanno capire che c'è molto da lavorare oltre che sul decoro generale anche sulla mentalità perchè chi getta, indiscriminatamente, lo fa con un fine ben preciso non solo legato alla mancata raccolta differenziata. I tempi del risanamento, che da quelle parti sta procedendo in maniera decisa e veloce come dimostra la consegna delle chiavi ad alcune famiglie a palazzo Zanca, mal si conciliano con le emergenze come in questo caso specifico. Non si può aspettare che le casette vengano abbattute per procedere alla bonifica. C'è, quindi, lavoro straordinario per Messinaservizi chiamata ad intervenire al più presto con costi che, però, graveranno su tutta la collettività così come avviene in questa fattispecie di interventi. In Via Ennio Quinto resiste, invece, la mini discarica nel terrazzino di una casa ormai disabitata. L'appartamento rientra nell'ambito del risanamento ma anche in questo caso appare arduo pensare che un intervento possa arrivare quando la burocrazia avrà completato il suo percorso. Servono, quindi, risposte rapide a problemi di facile soluzione e se proprio serve maggiore controllo si ci può affidare sempre alla video sorveglianza anche se l'ultima telecamera presente in un palo dell'area è stata messa ko per evitare che riprendesse lo scempio che si consuma ogni giorno.
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