Messina, operazione tolleranza zero sull'arenile di Paradiso: spuntano persino i blocchi di cemento

Non solo carcasse di barche, verricelli vietati, serbatoi ma persino blocchi di cemento sulla spiaggia di Paradiso. Prosegue l'operazione tolleranza zero portata avanti da guardia costiera, vigili urbani e Messina servizi tra Paradiso e Pace sulla riviera nord.

Ieri recuperate e inviate in discarica sei carcasse di barca diventate piccole discariche. Ricettacolo di ogni genere di rifiuti. Rimossi diversi verricelli. Le squadra della Capitaneria e della polizia municipale sono state supportate dalla presenza in mare di una motovedetta della guardia costiera.

C'è di tutto e di più sulle spiagge della litoranea. Il Comune, nei giorni scorsi, aveva effettuato un censimento individuando ottanta carcasse di barche e di sistemi di traino abusivi da Paradiso a Ortoliuzzo. Ieri è partita l'operazione tolleranza zero 2025. Un'operazione analoga a quella effettuata lo scorso anno sulla litoranea nord per rendere più sicure le spiagge.

Lo scorso anno, in dieci giorni di attività intensa, che videro immergersi in mare sub della guardia costiera e a terra gli uomini dei vigili urbani guidati da Giovanni Giardina, gli operai del Comune e di Messinaservizi recuperarono 45 mila chili di rifiuti. dalle batterie di camion, alle testate di motori, ai frigoriferi, alla plastica.

Settemila chili di rifiuti ingombranti che la dicono lunga sul livello di inciviltà e sul rispetto che viene riservato alle nostre spiagge e ai nostri mari. Nei giorni scorsi il diving Ecosfera, guidato da Domenico Majolino in una giornata di raccolta straordinaria affidata ai volontari ha raccolto quintali di plastica. Oggi a Paradiso la task force messa in campo dalla guardia costiera guidata dal comandante Luciano Pischedda, dai vigili urbani guidati da Giovanni Giardina e da Messina servizi presieduta da Maria Grazia Interdonato, ha tirato ancora una volta di tutto. Le ruspe anche oggi hanno caricato sui camion i rottami di barca e i blocchi di cemento che costituivano soltanto un pericolo e un intralcio alla balneazione.