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Le scritte vandaliche dopo il corteo No Ponte a Messina, Basile: "Ripuliremo anche i palazzi privati"

Per il sindaco Federico Basile resta un impegno. Non si sbilancia sui tempi, si tratta di piccoli interventi ma che vanno pian piano programmati e calendarizzati, ma assicura che la promessa fatta tre mesi fa sarà mantenuta.

Le scritte sui muri del centro città lasciate dopo la manifestazione No Ponte dello scorso 1 marzo saranno cancellate. Tutte, anche quelle che hanno imbrattato le facciate di palazzi ed edifici privati. Prima però bisogna completare l'intervento per ripulire tutti quegli spazi pubblici, monumenti ed edifici storici compresi, che erano stati vandalizzati. Molte di quelle scritte violente sono già state eliminate, ad esempio dalle facciate di scuole come il Verona Trento in via 24 Maggio o il Seguenza, così come quella della chiesa di Montevergine. Tante ancora però sono ancora lì ad imbrattare con messaggi offensivi spazi pubblici, ma per questo il Comune assicura la massima attenzione.

Tra le strade del centro che ancora scontano di più il passaggio di quel corteo c'è la via 24 Maggio, tantissime le facciate in cui si sussegono I graffiti lasciati dai manifestanti. Molte sono di palazzi ed edifici privati e anche in questo caso il sindaco ribadisce che sarà il Comune a farsi carico degli interventi e delle spese, ma naturalmente ogni caso si dovrà concordare con proprietari degli immobili o amministratori e dunque si chiede solo un po' di pazienza. La speranza adesso è che non si debbano aspettare tempi biblici, è una questione di decoro pubblico che nulla ha a che vedere con la libertà di espressione o il diritto a manifestare.

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