A Messina è il giorno della Madonna della Lettera, il vescovo Accolla: "Affidiamo a Maria quanti vivono nella sofferenza"
Il 3 giugno è il giorno in cui i messinesi rinnovano il proprio senso di appartenenza quel legame filiale di fede e devozione a Maria, venerata con il titolo di Madonna della Lettera. La lunga giornata di festa iniziata con il solenne atto di intronizzazione del capello dentro la pigna in cima al fercolo realizzato da Lio Gangeri e addobbato con 450 rose, è proseguita con la messa solenne presieduta dal vescovo di Cefalù Giuseppe Marciante e concelebrata dai vescovi di Messina Accolla e Di Pietro, di Nicosia Schillaci e dall’emerito di Reggio Calabria Bova Vittorio Mondello. Cattedrale gremita di fedeli, ma anche di crocieristi che hanno potuto ammirare la bellezza della Cattedrale accostandosi al culto della Veloce Ascoltatrice, da sempre invocata per la salvezza della città. A fare da eco alle parole di Marciante l’arcivescovo Accolla che ha voluto affidare a Maria quanti vivono nella sofferenza, nella malattia e sono feriti da ingiustizie e soprusi. A lei l’omaggio delle istituzioni civili e militari, di confraternite e ordini equestri, suggellato dalla preghiera cantata del coro diocesano accompagnato dall’organo e dal quintetto di ottoni. Nel pomeriggio la tradizionale processione per le vie del centro che Rtp seguirà in diretta a partire dalle 18, raccogliendo voci e volti di devozione.