Primavera del 2026 l'area fieristica, 2028 per una porzione dell'area falcata. Sono queste le previsioni di apertura dei due gioielli della città fatte a Scirocco dal commissario dell' Autorità di sistema dello Stretto Ciccio Rizzo. E anche se pessimistiche anche se, almeno in un caso smentibili, sono molto vicine alla realtà. E andiamo per ordine. Mercoledì all'Autorità di sistema la riunione con progettisti, responsabile del procedimento, direttori dei lavori e ditta appaltatrice sui lavori per l' area fieristica. L'ultima proroga concessa scade a fine giugno ma sul tavolo dell'Autorità c'è già una richiesta di variante legata all'irrigazione del verde. Saranno concessi altri trenta giorni molto probabilmente e il costo dell'appalto sarà ritoccato ma davvero di poco.
Il problema è comunque pensare ad una gestione successiva dell'area e stabilire come sorvegliare l'area. Il coinvolgimento del Comune sembra obbligato. Più difficile l'apertura dell'area falcata attualmente off limits per ordinanza a causa della presenza di veleni. Esistono più problemi. Il primo la presenza di alcuni abusivi che di togliere le tende non vogliono saperne. Il secondo ma non per importanza la bonifica dell'area. Ci sono venti milioni recuperati grazie alla sottosegretaria Matilde Siracusano. Potrebbero non bastare. Il terzo è il finanziamento del progetto che nei prossimi giorni sarà consegnato alla Regione. Un progetto che al momento non gode di alcun finanziamento. L'idea è quella di fare della zona falcata un'area aperta alla città dove turismo e cultura possano convivere. Ma senza i fondi necessari sarà difficile qualsiasi convivenza
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