Nella città degli undici km di spiagge da bandiera blu, non è proprio la tintarella e la nuotata a muovere l'economia.
Lo dicono i bilanci dei 34 stabilimenti balneari della città che per l'80% vivono delle attività collaterali all'affitto di sdraio e ombrelloni. In primis la ristorazione e poi le attività serali di intrattenimento che spostano la movida cittadina proprio sulle spiagge, da nord a sud.
La regolamentazione delle attività soprattutto dei tempi di apertura e chiusura dei lidi, come ogni anno, viene definita dall'amministrazione. Che, per quest'anno, ha deciso di allargare le fasce orarie per consentire agli imprenditori più margini di manovra evitando anche le serate, che iniziano sempre più tardi, poi debbano concludersi dopo poco.
Per i locali che hanno anche licenza di pubblico spettacolo, e oggi sono 5 su tutta la riviera, l’orario limite fino al quale si potrà ballare è stato spostato dalle 2.45 alle 3.15, oltre i 20 minuti di tolleranza per, si legge nell'ordinanza, la progressiva riduzione del volume e per invitare la clientela a defluire ordinatamente.
Chi è senza licenza di pubblico spettacolo potrà organizzare serate di intrattenimento musicale, ma non danzanti, e in questo caso l’orario limite sarà mezzanotte e mezza.
Il lunedì non è consentito alcun tipo di musica, quindi casse accese solo dal martedì alla domenica, con una sola eccezione quella per il prossimo 2 giugno.
Attenzione particolare è riservata alla vendita di superalcolici che è vietata dopo le 21 negli esercizi di vicinato; consentite, fino a mezzanotte, le bevande con gradazione alcolica inferiore a cinque gradi; mentre vige da domenica prossima il divieto assoluto di vendita, anche per i locali con licenza di pubblico spettacolo, dalle 2 alle 7.
Nei distributori automatici dovrà essere disattivata la vendita di alcolici dalle 22.30 alle 7.
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