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Da Messina passa il 38% di tutto il gas naturale utilizzato in Italia: viaggio nella centrale Snam di Faro

È uno  dei pochi impianti industriali della città e sicuramente anche uno dei meno conosciuti, nonostante sia assolutamente strategico nello scacchiere nazionale. Parliamo della centrale di compressione del gas di faro superiore.  La Snam l’ha realizzata e aperta nel 1982 e adesso è la più grande delle 13 che sono state costruite in tutta Italia.

Da Messina, da questo impianto, passa il 38% di tutto il gas naturale che viene utilizzato nel nostro Paese. Compreso ovviamente quello che riscalda le nostre case o ci consente di cucinare anche a Messina. La Snam che porta il gas in tutto il paese ha realizzato a Messina 43 anni fa un punto nel quale dare nuova pressione al gas affinché possa continuare la sua risalita nello stivale. Il metano che arriva a Messina proviene da due ingressi dei 5 nel paese. Uno a Mazara del Vallo che proviene dall’Algeria e uno a Gela che proviene Dalla Libia. Una prima stazione di accelerazione del gas è a Enna ma è quella di Messina che deve dare la spinta determinante per superare lo Stretto e risalire l'italia fino al profondo o stivale.

A valle della stazione di Faro superiore infatti i tubi, sono cinque, sono posati in fondo allo stretto di Messina e Tornano in superficie a Favazzina e a Palmi. Nell’impianto di messina operano otto persone ma è tutto coordinato e gestito soprattutto da San Donato Milanese che è il quartier generale della Snam. Cinque i turbocompressori che sono installati in città e che sviluppano una potenza complessiva di 131 MW la più alta di tutta Italia. La presenza di una struttura industriale di questo genere ha mosso anche nel recente passato i dubbi e le perplessità di chi abita in zona. Nonostante gli impianti fossero in azione, questa mattina, nella visita decisa da Snam che ha aperto i cancelli alle istituzioni e alla popolazione dopo 16 anni dall’ultimo open day, non si sentiva alcun tipo di odore nell’aria. I dirigenti e i tecnici hanno voluto sottolineare come tutto l’impianto sia all’avanguardia a livello internazionale e che il sistema di sicurezza sia assolutamente inappuntabile. ma altri investimenti sono stati programmati fino al 2027 dalla società a partecipazione perlopiù pubblica. L’obiettivo dichiarato è quello della raggiungimento dello zero assoluto per quanto riguarda le emissioni nell’ambiente e quindi nella zona di sperone e faro superiore.

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