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Messina, Badiazza tra degrado e abbandono: intervengono "I custodi della Rinascita"

La chiesa di Santa Maria della Scala o della Valle, a nord del torrente Badiazza, sta diventando invisibile: è questa la denuncia de I Custodi della Rinascita che, dopo la fiaccolata del 18 ottobre 2024 sono tornati a radunarsi fuori dall’edificio religioso chiuso da anni.

A parlare è Matteo Allone, presidente dell’associazione “Il Centauro Onlus” che in passato ha avuto in concessione il sito monumentale. Pochi i cittadini che hanno raccolto l’appello, fra questi il fumettista Lelio Bonaccorso, la presidente dell’Archeoclub Area Integrata dello Stretto Rosanna Trovato, l’ex consigliere del consiglio comunale Pippo Previti, chiedendo alle istituzioni deputate, prima fra tutte la soprintendenza ai beni culturali, di fare chiarezza. I lavori di messa in sicurezza che prevedevano il recupero, consolidamento, rifunzionalizzazione e la sistemazione del complesso monumentale insieme all’allestimento del verde negli spazi esterni, per un importo di oltre 1,2 milioni di euro, si sarebbero dovuti concludere un anno fa.

A fare chiarezza è l’architetta Mirella Vinci già soprintendente, che continua a seguire lo stato dell’arte dei lavori non interrotti ma momentaneamente sospesi.
La consegna definitiva del cantiere, come si legge dall’avviso affiso sui cancelli della chiesa, è avvenuta l’11 aprile 2025 e l'ultimazione è prevista entro due anni, nell’aprile 2027 ma pare, fa sapere Vinci, che potrebbe avvenire prima poiché molti interventi sono stati anticipati. “Abbiamo aspettato il progetto esecutivo, le autorizzazioni del Genio civile e la lavorazione degli elementi in acciaio” ha detto l’architetta, spiegando che restano da fare il consolidamento degli intercolumni delle navate con i portali di acciaio e la realizzazione della cupola geodetica anche questa in acciaio. Nei giorni scorsi intanto gli operai hanno provveduto alla scerbatura.

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