Si stanno moltiplicando a vista d'occhio i pignoramenti sui conti bancari dei morosi dell'Amam. Le segnalazioni alla nostra redazione si susseguono. Prelievo forzoso record da 16 mila euro sui conti del noto avvocato civilista Dimitri Salònia. Le somme vengono di fatto bloccate in attesa del prelievo definitivo.
Ma quello che non è chiaro è se tra l'atto di forza, che secondo l'Amam e la società di recupero sarebbe giustificato dalla legge, arrivi un avvertimento. Certo se ti avvertono è chiaro che i soldi dal conto possano scomparire. E allora l'impressione è che si giochi nonostante ci siano stati dei passaggi precedenti da parte di Amam sull'effetto sorpresa. Di mezzo poi ci sono gli errori che secondo il presidente dell'Ama Paolo Alibrandi però si conterebbero sulla dita di una mano. E riguarderebbero la mancata comunicazione tra Amam e società di recupero crediti sull'effettivo pagamento del dovuto.
Cioè si resterebbe a volte nella black list e quindi si finirebbe da incolpevoli nelle forche caudine dei pignoramenti. Ma tra i prelievi forzosi ce ne sono alcuni cospicui. Come quello che riguarda il noto avvocato civilista Dimitri Salònia che su banche e cause ci ha speso una carriera. A Salònia sono stati forzatamente bloccati sui conti 16 mila euro. Ma lui non ha per nulla porto l'altra guancia e da esperto avvocato ha presentato ben 4 opposizioni tra giudice dell'esecuzione e giudice di pace. “Molte delle bollette contestate sono prescritte perchè riguardano il consumo del 2010. La legga a cui fanno riferimento- spiega al telefono Salònia- non dà alcun titolo all'Amam e alla società. Per poter agire devono passare dall'agenzia delle entrate. Dimostrerò in aula leggi e sentenze alla mano le mie ragioni che sono quelle di tanti altri utenti”.
Sul piede di guerra l'Adoc Uil guidata da Franco Cardile: “Quello che ci preoccupa - dice Cardile- è che in tutti quei casi arrivati sulla nostra scrivania prima del pignoramento sui conti non c'è alcun preavviso. E' una procedura che non ci convince e alla quale ci opporremo con i nostri avvocati. Il recupero crediti e gli accertamenti sono stati affidati alla B consulenze società con sede a Montalto Uffugo in provincia di Cosenza. L'Amam deve recuperare un credito colossale che vanta nei confronti di oltre 50 mila utenti. A non pagare secondo gli ultimi dati del 2024 erano il 44 per cento degli utenti."
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