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Messina, un waterfront come a Reggio: la suggestione viene dal mare. Ecco il progetto

Una vera e propria suggestione, una di quelle che ti lascia anche senza fiato, sperando che davvero tutto questo prima o poi si avveri. Il completo rifacimento del Waterfront di Messina tra Boccetta e l’Annunziata è stato protagonista della 19ª biennale di Venezia. Quello che vediamo in questo video è uno dei quattro progetti urbani presentati alla platea internazionale di addetti ai lavori che hanno potuto sbirciare nel futuro della nostra città. Il progetto è stato realizzato dallo studio Guendalina Tolomei, uno dei più prestigiosi del nostro Paese e che si è aggiudicato il concorso lanciato dall’autorità di sistema nel 2023. Fra un mese circa potrà essere finalmente firmato il contratto con il quale questo master Plan potrà poi essere sviluppato. Colpisce vedere la trasformazione realizzata al computer, soprattutto della zona fieristica. Il quadro attuale di quello che potremmo vedere fra qualche anno non può non lasciare senza fiato perché poi, alla fine dei conti un vero e proprio affaccio al mare, Messina, non lo ha mai avuto. E il commissario Francesco Rizzo non ci gira intorno e dice: "E' a quello di Reggio Calabria che noi dobbiamo guardare come riferimento".

Gli architetti hanno immaginato una reale continuità fra la città e il mare, quella che oggi sembra non esserci. Un dialogo in nome di una identità realizzata attraverso una sequenza di spazi che dia linearità all’affaccio a mare. Previsti un parco che peraltro è già in concreta realizzazione, ma anche servizi al turismo con la possibilità di creare alberghi e negozi, un auditorium sul mare, una ruota panoramica e anche una spiaggia guardando all’intera estensione dell’area che prevede anche il trasferimento del traghettamento privato nella zona sud della città. Ovviamente si tratta di una prospettiva di realizzazione pluriennale probabilmente decennale ma da qualche parte bisogna pur cominciare.

Per questo l’idea di base dell’autorità di sistema potrebbe essere quella di avviare intanto una serie di lotti già realizzabili. Il più concreto è sicuramente quello del completamento dell’area fieristica, dove non occorrono autorizzazioni o variazioni al piano regolatore portuale perché si tratta di ristrutturazioni. Lotto per lotto potrebbero essere sistemati l’ex Irrera a mare e poi via via tutti i padiglioni che in questo momento sono di fatto dei cantieri sospesi. Servono oltre 80 milioni di euro per realizzare tutto questo progetto e sicuramente serve anche una grande sinergia fra l’Autorità di sistema e il Comune che non può non essere il futuro gestore di tutta quest’area. Un’occasione imperdibile per restituire il mare alla città.

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