Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Versace ed i suoi anni all'Università di Messina: "Il mondo che verrà dipende dalle scelte che farete"

«Tornare oggi in queste aule, vedere voi ragazzi pieni di sogni e speranze, mi emoziona e mi ricorda quei giorni straordinari in cui anch’io sedevo al vostro posto, con mille domande e una gran voglia di fare qualcosa d’importante. Prima di iniziare, permettetemi un pensiero rivolto proprio a voi studenti: aprite cuore e mente. Custodite con cura i vostri sogni e coltivateli ogni giorno».

Così Santo Versace nella sua lectio doctoralis, letta davanti al magnifico rettore dell’Università degli Studi di Messina, Giovanna Spatari, ai docenti, alle studentesse e agli studenti, prima di ricevere dall’ateneo il dottorato honoris causa in Economics, Management and Statistics.

Per Santo Versace, co-fondatore assieme al fratello Gianni della maison che porta ancora il suo cognome, si tratta della seconda laurea honoris causa. La prima in Ingegneria Gestionale gli è stata conferita nel marzo scorso dall’Università della Calabria. Titolo della nuova lectio, «Dal Superfluo all’Essenziale. Riscoprire il lusso italiano come strumento di Innovazione Armonica e inclusione». Dopo i ringraziamenti, Santo Versace ha ricordato i passaggi chiave della sua vita. «Sono nato e cresciuto a Reggio Calabria, in una famiglia che mi ha insegnato l’importanza del lavoro fatto bene, della passione autentica e del rispetto per gli altri. Da mio padre e da mia madre ho imparato che il successo si costruisce su serietà, determinazione e sulla capacità di guardare avanti senza mai perdere di vista i valori essenziali».

Poi ha ricordato la laurea in Economia e Commercio conseguita proprio all’Università di Messina nel '68 e i suoi sogni di studente. «Sin dall’infanzia ho appreso quanto la visione potesse essere una risorsa immateriale potentissima, un faro capace di illuminare la rotta nei momenti di buio. Questa consapevolezza nasce dagli insegnamenti della mia famiglia, che considero il mio primo grande patrimonio».

«L'educazione al dovere è diventata parte integrante della mia visione imprenditoriale. Ma a cementare il mio senso di responsabilità fu la perdita prematura di mia sorella Tinuccia, quando io avevo solo nove anni. Quello fu il giorno in cui finì la mia infanzia e iniziai a sentirmi adulto. Mi ritrovai a sentire tutta la responsabilità di essere il fratello maggiore di Gianni e a sentire il dovere di prendermi cura di lui, di proteggerlo, di guidarlo».

Poi ha parlato della maison Versace: «Al centro del modello Versace c'era la creatività di Gianni, una creatività esplosiva e fuori dagli schemi, diventata la leva distintiva del made in Italy degli anni '80 e '90». «Ma la creatività da sola non basta a costruire un impero. Accanto al genio creativo di Gianni, è stata fondamentale l’organizzazione aziendale che ho costruito io, un’architettura manageriale solida che ha reso possibile il successo internazionale dell’impresa». «Ricordo ancora quando nel '78, agli albori del nostro marchio, dovetti convincere fornitori e banche a credere in due giovani con tanta passione ma poca storia alle spalle».

Poi l’intuizione d’internazionalizzare il marchio aprendo negozi all’estero. E l'esperienza nella costruzione di una filiera integrata. Per quanto riguarda Altagamma, «ero convinto e lo sono tutt'ora, che noi imprenditori in settori di eccellenza come la moda, avessimo il dovere di fare squadra, di unirci per affrontare insieme le sfide globali. La concorrenza interna senza visione di sistema rischia d’indebolire tutti. La coesione invece ci rende più forti. Così, nel '92, assieme ad altri colleghi illuminati, creammo la Fondazione Altagamma, che riunisce le eccellenze del Made in Italy, con l’obiettivo di promuovere lo stile italiano nel mondo». Infine, la restituzione come principio etico dell’impresa, che nel 2021 ha generato la Fondazione Santo Versace Ente filantropico, guidato da sua moglie Francesca De Stefano Versace, ora divenuto «il figlio che non abbiamo avuto».

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia