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Messina, Capo Peloro e reti vietate: ancora mostri sui fondali

Lo scorso anno in un'operazione congiunta la guardia costiera colse sul fatto tre pescherecci e sequestrò almeno tre reti utiliozzate per la pesca del Cianciòlo. Ma Capo Peloro si continua a pescare di frodo. I sub di Ecosfera, sentinelle dei nostri mari, hanno individuato un altro mostro utilizzato dai pescatori abusivi.
Lo scorso anno la guardia di finnaza la Stazione Navale di Messina ella Sezione Operativa Navale di Milazzo, fermarono e sottoposero a controllo tre pescherecci impegnati in battute di pesca. Due pescherecci calabresi erano intenti a praticare la pesca di tipo cianciòlo (pesca notturna con una rete a circuizione caratterizzata dall’impiego di una intensa illuminazione per attirare il pesce) nelle acque di Capo Peloro e di Rodia, sotto costa e su fondali di gran lunga inferiori a quelli consentiti.
Ma evidentemente si continua visto che I sub hanno trovato ancora una rete forse scappata ai pescherecci o lasciata sul posto in fretta e furia.
Sabato 17 maggio alle 10, appuntamento all'istituto Marino di Mortelle, Ecosfera ha organizzato un'imponente operazione di pulizia di spiagge e fondali denominata “Raccogli la bottiglia salviamo il nostro mare”.

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