Non è stato sfratto rapido quello dei 34 gatti che vivevano nell'area dell'ex area del Macello. Oltre tre mesi per poterli catturare, trasferirli momentaneamente a Gela e poi avere finalmente sgombra un'area che aspetta l'avvio di un progetto da 18 milioni di euro. Le opere di demolizioni dell'ex macello e della vecchia facoltà di veterinaria adesso possono scattare. Prima occorreva giustamente liberare la zona dalla colonia felina che da anni viveva fra quei ruderi e che ora è destinata al gattile che presto dovrebbe essere realizzato nella zona nord. Si sono fatti pregare prima di essere acciuffati, ma si sa i gatti hanno questa abilità di sfuggire a chi li vuole costringere a fare qualcosa.
Dopo tre mesi di inseguimenti però spazio alle demolizioni. La settimana entrante l'azienda di Alcamo incaricata di abbattere tutto quello che è necessario abbattere farà un sopralluogo per verificare lo stato di fatto dei luoghi e programmare l'avvio concreto che potrebbe avvenire in una decina di giorni.
A quel punto in tre mesi dovrebbe essere abbattuto circa un terzo della costruzioni della grande area. Prima le parti più esterne quindi recinzioni, serbatoi, silos, rottami, balconi, tettoie e piccole costruzioni accessorie. Poi con i mezzi più grandi saranno demoliti anche parti più grandi fino alla palazzina da 4000 metri cubi al confine nord dell’ex macello.
In questi tre mesi al comune si lavorerà anche per concludere il progetto esecutivo della ricostruzione dell'intera area. Poi sarà tempo della gara d'appalto europea con l'azienda incaricata dei lavori che dovrebbe essere individuata entro l'anno. In parallelo dunque si abbatte e si disegna il fututo di una zona su cui ci sono moltissime aspettative.
Sanata dal passaggio della via don Blasco e con la bonifica della prospicente spiaggia, quella zona così centrale diventerà il waterfront più sorprendente della città in pochi anni. Almeno questi sono i piani.
Gli edifici che si affacciano sulla Via S. Cecilia saranno destinati a Segreteria Sociale, spazi per servizi socio-assistenziali. I tre padiglioni centrali dell’ex macello saranno destinati rispettivamente a centro policulturale, centro sportivo e centro gastronomico. Negli altri spazi nascerà un nuovo edificio destinato al turismo sociale a basso costo, ma ci sarà spazio anche per botteghe artigianali.
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