Sabato 10 Maggio 2025

Messina, una viabilità special per la zona di Contesse

Il via vai dei camion è cominciato da una decina di giorni. Sono quelli che devono portare via le centinaia di sacchi nei quali è stata sistemata tutta la terra di scavo della galleria Sciglio a Nizza di Sicilia. E' il tunnel del raddoppio ferroviario Giampilieri-Fiumefreddo, e in quelle terre fu riscontrato una concentrazione di arsenico al di sopra della norma. Motivo per il quale la zona è stata a lungo sequestrata. Nei giorni scorsi questi dati sono definitivamente rientrati, il sindaco ha voluto renderlo pubblico ieri e non ha a caso la magistratura ha autorizzato la dismissione di quel materiale. Ma superato il delicato e prioritario problema ambientale, adesso c'è quello della viabilità da affrontare. I mezzi pesanti che spostano quotidianamente la terra di scavo di Nizza devono passare dall'unica strada disponibile, quella che taglia in due il villaggio Unrra passando davanti alla chiesa e alla scuola attraverso una via ovviamente non adatta a questo tipo di traffico. Presto il trasferimento sarà concluso, ma dall'incubo no. Infatti quella stessa aree ferroviaria sarà destinata a stoccaggio di altro materiale di scavo, quello della galleria scaletta i cui lavori partiranno fra un paio di mesi al massimo da Giampilieri. E quei lavori dureranno anni, parecchi anni. E questo vuol dire che quell'andirivieni di grossi camion sarà una costante e non più una eccezione. E così serve una via di uscita che rappresenti una vera e propria alternativa. E di realizzare una strada che non passi da un quartiere popoloso e davanti ad una chiesa e a una scuola, il Comune ha incaricato Italferr e Webuild. La soluzione più facilmente realizzabile è quella legata alla realizzazione sull'argine destro, cioè quello rivolto verso Tremestieri, di una pista di cantiere dal quale far passare i camion in ambo le direzioni. Lo spazio ci sarebbe e potrebbe essere sfruttato anche lo stesso alveo torrentizio all'attuale altezza o portando con la realizzazione di un terrapieno a quota strada. Da valutare però le interferenze con i due ponti a valle della via Celi e soprattutto il parere che potrà dare l'autorità di bacino sull'utilizzo dell'asta torrentizia per questa viabilità di cantiere così prolungata.

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