Messina non dimentica Sara Campanella: il sindaco Basile e la sua giunta pagheranno le spese per i funerali della giovane vittima di femminicidio
Un gesto simbolico e di vicinanza alla famiglia, un abbraccio silenzioso, un altro piccolo segno di rispetto e di partecipazione. Per Sara, ma soprattutto per i suoi genitori, per il fratello Claudio, per i suoi zii, i nonni, per far sentire loro che Messina non dimentica. Lo sgomento per la morte atroce della giovane Sara Campanella è ancora forte in città. Lo testimonia quel luogo di viale Gazzi in cui Sara è stata brutalmente uccisa e che, dopo poco più di un mese è ancora un tavolozza colorata di fiori, regali, lettere, doni che i messinesi continuano a portare. Una vicinanza che il Comune ha deciso di ribadire con la decisione di coprire le spese del funerale della studentessa di Misilmeri. Le motivazioni di questa scelta nell'atto proposto direttamente dal sindaco Basile e naturalmente approvato da tutta la sua giunta: il femminicidio di Sara rappresenta una ferita profonda per la città di Messina, dove la giovane viveva e studiava, e ha un forte impatto sulle giovani generazioni che sono chiamate a costruire una società più giusta, libera dalla violenza e dall'odio. E' fondamentale che le Istituzioni - si legge ancora nel documento - esprimano vicinanza alla famiglia della vittima, ma anche un forte impegno civile nel sensibilizzare la comunità e promuovere atti di solidarietà concreti. Per questo l'amministrazione ha deciso di mettere in atto un gesto simbolico, ma considerato di grande valore etico e civile. Coprire le spese del funerale per dimostrare la vicinanza dell’intera città alla famiglia e a chiunque sia stato toccato da questo tragico episodio. Un omaggio alla memoria di Sara e un modo per sostenere i valori della dignità, della giustizia e del contrasto alla violenza di genere. Un altro modo per ricordare per sempre la giovane sarà quello di dare bellezza e dignità al luogo in cui è stata uccisa. Basile lo ha ribadito anche pochi giorni fa durante il momento di commemorazione organizzato all'università. Quel luogo che ormai è un vero e proprio altare alla memoria ma che dovrà diventare simbolo di impegno sociale e civile.