"Il silenzio uccide. Messina fa rumore": a Piazza Pugliatti un flashmob per ricordare Sara Campanella
Lo urla forte Claudio Campanella, il fratello di Sara, nell’atrio del rettorato dell’università di Messina. È presente, insieme agli zii, a rappresentare una famiglia distrutta ma che vuole lottare per la giustizia. Di tutti. Ad un mese dal femminicidio di Sara il flash mob voluto dall’amministrazione comunale e dall’Università ha coinvolto tanti giovani, studenti, ma anche semplici cittadini. Il silenzio uccide, Messina fa rumore, perchè solo facendo rumore, costruendo rete, coltivando la memoria si può dare vita a una comunità sconvolta capace di reagire alla sopraffazione e all’ingiustizia. L’amministrazione comunale sta lavorando ad un percorso di sensibilizzazione in sinergia con la famiglia, affinché la memoria di Sara diventi un esempio di vita, di consapevolezza e di impegno civile. Si parte dalla riqualificazione dell’aiuola a lei dedicata, per lasciare un segno concreto e duraturo della nostra vicinanza e del ricordo collettivo della comunità". Sara vive nell’impegno quotidiano di una città che non dimentica, dicono. L’impegno anche dei suoi colleghi che stanno lavorando alla tesi di Sara per la laurea alla memoria che l’università ha stabilito come prima di una serie di iniziative. Resta il dolore dei familiari di Sara. Il fratello Claudio, nel suo intervento, ha commosso tutti e ha lanciato un messaggio al Governo.