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Messina, Cuccì: “L'acqua è sicura ma in questo momento non si può bere”

Quindi acqua sicura ma non potabile. Un gioco di parole per dire che la fase squisitamente amministrativa dopo sette mesi non è terminata, ma di fatto, l'acqua che esce dai rubinetti sarebbe utilizzabile. Prova a divincolarsi fra le parole il direttore generale dell'Asp deputata a dare la certificazione sull'acqua pubblica. Dalla seduta del consiglio comunale di ieri sera non sono emerse con chiarezza le risposte alla domanda se l'acqua di Messina si può bere oppure no. Ci hanno provato i consiglieri, e il comitato dei cittadini che ha sollevato per primo il caso. La risposta più puntuale è stata quella arrivata a margine della seduta e lascia intendere che è quasi un atto di fiducia quella di bere o no dal rubinetto. Nella rete idrica cittadina viene immessa dal settembre l'acqua di tre pozzi della zona di Mili. Si chiamano con i nomi dei proprietari, Busà, Oteri e Cucinotta. Le opere necessarie per rendere a prova di infiltrazioni esterne i tre pozzi sono in corso da tempo, ma solo ieri uno ha ottenuto l'idoneità provvisoria al consumo umano. Per gli altri due i lavori sono in corso. E solo quando saranno completati e certificati dall'Asp tutto il flusso si potrà dire potabile. Ma il direttore Cuccì parla di acqua comunque sicura. Questo perchè, come ribadito dal presidente dell'Amam Alibrandi e dal Sindaco, sono state fatte una trentina di campionature in questi mese e solo 8 nella zona di Mili e tutte hanno dato esito positivo. Dunque sotto il profilo chimico-fisico l'acqua ha parametri buoni, ma per essere certificata come potabile occorrerà attendere altri interventi che isolino la zona.

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