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Guasto all'acquedotto Fiumefreddo a Sant'Alessio, distribuzione idrica in forse a Messina

Continua a succedere, nonostante i lavori che in questi anni si sono susseguiti. Ma con un condotta lunga 70 km che attraversa due province e uno dei territori a più alto rischio idrogeologico d'italia è costantemente un rischio. Parliamo del Fiumefreddo l'acquedotto che porta oltre l'80% dell'acqua in città e che parte dalle falde dell'etna per arrivare in città passando dalla riviera jonica. Nei giorni scorsi si è registrata una perdita a Sant'Alessio siculo in un tratto collinare a duecento metri sul livello del mare e strapiombo. Quando la perdita, vicino ad uno sfiatatoio, è diventata più corposa si è creato un fiume limaccioso di colore rosso che ha macchiato il mare come era già successo in altre circostanze. Ovviamente allarmate la popolazione e le istituzioni locali per gli effetti assai visibili ma a cascata il problema è arrivato a Messina e all'Amam che deve intervenire. La condotta è stata svuotata in corso di mattinata e alle 11 sono cominciati i lavori. Da quel momento in poi chi non ha serbatoi autonomi in città è rimasto a secco. Le operazioni dovrebbero durare diverse ore ma concludersi in giornata. I tempi sono la variabile per capire se i messinesi avranno o no l'acqua domattina. Se i tempi saranno relativamente brevi, allora nella notte l'acqua tornerà a riempire i grandi serbatoi di Amam e la distribuzione sarà regolare. Ma se ci fosse qualche intoppo un ritardo che porti alla riapertura del flusso in serata, allora, l'erogazione sarebbe solo di tre ore ma per tutta la città. A soffrire, neanche a dirlo, sarebbero i soliti noti. Cioè gli abitanti della zona centro nord.

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