Una dimenticanza, chiamiamola così, che costerà quasi 4 milioni e mezzo di euro alla comunità. Era il novembre del 2022 quando sotto il terreno del piazzale dell'Atm si scoprì che, almeno 20 anni prima, erano stati nascosti serbatoi del vecchio sistema di rifornimento degli autobus. Dopo la dismissione di qualcosa come 25 mila litri di gasolio erano stati sotterrati all'interno delle cisterne come se fossero di cui disfarsi così, gettando un po' di terra sopra.
La chimica però non dimentica e quel gasolio ha eroso i serbatoi, è penetrato nel terreno e quando stavano per cominciare dei lavori di ammodernamento della sede è tutto venuto a galla. Per capire quanto grave fosse il problema venne scavato un vero e proprio cratere largo quasi quanto tutto il piazzale e profondo fino a dieci metri. Dopo avere eliminato le cisterne e il loro carico di veleni, occorreva trovare il punto zero, cioè quello in cui il terreno non era più inquinato da idrocarburi. Una volta messa in sicurezza l'area, con una spesa complessiva di circa 2 milioni di euro, Atm è arrivata al punto di poter ricoprire l'enorme voragine. Operazione avviata poco dopo Natale e ora portata a termine.
Da qualche giorno è in corso la fase di perfezionamento del piazzale con massetto e asfalto. La fine dei lavori è prevista entro maggio. A quel punto il piazzale potrà essere restituito alla sua piena fruizione di manovra e di ricovero dei 180 bus di Atm. M Ma l'incubo inquinamento non è affatto finito. Infatti per ottemperare alle disposizioni regionali anti inquinamento deve essere portata a termine la messa in sicurezza operativa. Ovvero un monitoraggio permanente del terreno per verificare che non ci sia un nuovo peggioramento.
Saranno pertanto inserite nel terreno 157 aste lunghe 13 metri che monitoreranno i dati fino al giugno del 2027. Solo dopo si potrà dire che l'inquinamento è stato definitivamente debellato. Costo di quest'altra operazione 2,6 milioni di euro che sommati ai primi 2, fa oltre 4 milioni e mezzo. Nel frattempo il piazzale sarà utilizzabile non solo per la manovra, ma anche per poter completare il progetto di realizzazione di un grande impianto di ricarica elettrica dei bus green di Atm.
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