Giovedì 24 Aprile 2025

Risanamento a Messina, il Comune dimezza i palazzi all'Annunziata

Inizio in sordina per i cantieri dei palazzi che sorgeranno sulla aree sbaraccate. A Fondo Fucile dove sorgeva una delle più grosse baraccopli della città, dove l'ex sindaco cateno De Luca diede il primo colpo di ruspa. Dove dopo una serie di viste parlamentari si arrivò a l'avvio della legge Garfagna tanto sollecitata dalla sottosegretaria Matilde Siracusano, il cantiere per realizzare i nuovi edifici è già avviato. A Bisconte dopo il taglio del nastro dei giorni scorsi pochi, pochissimi movimenti. Siamo alla fase propedeutica alla ricerca degli ordigni bellici che potrebbero durare alcuni mesi. All'Annunziata, a Bisconte e a Fondo Fucile sorgeranno rispettivamente, 48, 126 e 80 alloggi. Previsti oltre ai 2 palazzi a Bisconte, tre palazzi a Fondo Fucile e due all'Annunziata. Ma proprio su questi ultimi ci sarebbero ancora seri dubbi. All'Annunziata gli edifici potrebbero diminuire. Da due a uno. Gli appartamenti da 48 a 24. In tarda mattina vertice da Mondello con gli insorti con coloro che da settimane raccolgono firme e si battono perchè in quello spazio restituito al quartiere non sorgano solo palazzi. Chiedono aree giochi per i bimbi e spazi per gli anziani. . E nei giorni scorsi c'è stata una timida apertura. Mentre il comitato cittadino ha già raccolto 500 firme l'amministrazione comunale ha convocato il quinto guidato da Raffaele Verso e coloro che hanno approntato la petizione proposta da Emanuele Maurotto a Giuseppe Santalco e Cettina Buonocore che hanno contestato la realizzazione dei palazzi a Bisconte. Su Bisconte, è stata già consegnata al sindaco la petizione popolare portata avanti da Forza Italia. Nel documento si contesta il fatto che in zona non vi siano né adeguati parcheggi, né vie d'accesso sufficienti e si chiede di rivedere al ribasso le costruzioni peraltro già dimezzate nei mesi scorsi evitando che si realizzi un altro ghetto.

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