Giovedì 24 Aprile 2025

Risanamento a Messina: Scurria impugna la revoca dell'incarico di subcommissario

Avrà uno strascico giudiziario la revoca dell'incarico di subcommissario per lo sbaraccamento a Marcello Scurria da parte del presidente della Regione Renato Schifani entrata in vigore lo scorso 18 febbraio. Nell'ultimo giorno utile Scurria ha impugnato davanti al TAR il provvedimento di revoca. Il ricorso, affidato al patrocinio dell'avvocato Arturo Merlo, punta all'annullamento del provvedimento “Ritengo la revoca dell'incarico -ha detto l'ex subcommissario – lesiva della mia reputazione personale e professionalmente e potenzialmente dannosa per la prosecuzione efficace del processo di risanamento”. Scurria infatti contesta quella che definisce l'incomprensibile quanto assurda decisione di revocare la priorità ai soggetti fragili nell'assegnazione degli alloggi. Primo terreno di scontro con il suo successore Santi Trovato che però ha sempre respinto le accuse di Scurria su questo delicato argomento. All'origine del clamoroso provvedimento di revoca fu il venir meno del rapporto fiduciario tra il commissario Schifani ed il subcommissario. Ad inclinare il rapporto l'acquisto conteso tra ufficio commissariale e Comune di un gruppo di case da utilizzare per il risanamento nella zona sud della città. Quella che il Comune ha giudicato concorrenza sleale contestando l'aumento al rialzo dell'offerta presentata all'asta fallimentare. Concorrenza contestata da Scurria che ha sempre ricordato che nei procedimenti come le aste giudiziarie nessun accordo preventivo può essere fatto con gli altri pretendenti senza incorrere nella turbativa. Ora Scurria farà valere le proprie ragioni davanti al Tribunale amministrativo chiamato a giudicare la controversia.

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