Primavera di rinascita nei segni e nei colori, nello scampanio festoso, nella gioia della condivisione: è il giorno di Pasqua, festa liturgica della Risurrezione di Cristo, tempo di riconciliazione, conferma nella fede e simbolo di appartenenza al popolo di Dio. Cattedrale gremita, complici le temperature e l’arrivo degli Spampanati, che già prima della messa aveva radunato a piazza Duomo tantissime persone. Pasqua simbolo non solo di tradizione religiosa, ma soprattutto, ha detto l’arcivescovo Accolla nella messa pontificale, testimonianza di bellezza dell’incontro con Gesù vivo nei cuori di tutti.
Grande partecipazione anche alla veglia pasquale con la messa della notte, caratterizzata da un rituale suggestivo: l’accensione del fuoco e del cero pasquale, la benedizione dell’acqua, il rinnovo delle promesse battesimali, a conferma della fede che anche il gruppo di adulti della comunità neocatecumenale di San Giuliano ha voluto fare insieme all’arcivescovo. Una realtà viva la loro, che ha già superato il mezzo secolo di vita dalla nascita.
Carità, giustizia e pace: questo l’augurio di Accolla alla sua Messina e al popolo dello Stretto spesso sopraffatto dal disagio, sconfortato, alla ricerca di quella speranza nuova capace di dare slancio nuovo: “Non siate - ha detto - cristiani rassegnati, lasciatevi sconvolgere dall’amore di Dio”.
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