“Scrivo a voi perché ho delle difficoltà in quanto persona con sclerosi multipla e non avendo alcuno a cui poter delegare la questione non ho potuto effettuare il rinnovo dell'esenzione ticket sanitario di mio figlio di appena due anni. Vi prego aiutatemi”.
É un accorato appello quello che lancia Giuseppe affetto da sclerosi multipla e in condizioni economiche disagiate. L'esenzione ticket di suo figlio la cosiddetta E 01 che si assegna a persone con reddito molto basso, è scaduta il 31 marzo. Lo ha saputo quando si è presentato ad effettuare in uno studio privato l'esame all'intolleranza al glutine del bimbo e gli sono stati chiesti 50 euro. Si perchè l'esenzione che aveva sino alla fine del mese scorso non vale più. Dev'essere rinnovata. Più facile a dirsi che a farsi.
Le code negli uffici dell'Asp iniziano alle 7 del mattino. E per un paziente affetto da quel tipo di malattia è impossibile affrontarle.
E del resto nemmeno il bambino a due anni può mettersi in coda. Eppure ci sarebbe da presentare solo un'autocertificazione e una fotocopia del documento.
E allora nell'era delle telematica e della sburocratizzazione direte voi e così aveva pensato Giuseppe, basterà rivolgersi al sistema intelligente della Regione e dell'Asp. Si il sistema c'è è la risposta. Ma occorre l'identità e quindi lo Spid. Quella del padre cioè di chi esercita la patria potestà? Manco per sogno quella del bimbo dice il sistema che tanto intelligente non è visto che a 2 anni lo spid non si può avere. E allora Giuseppe ha scritto all'Asp. E gli è stato risposto che occorre fare tutto in presenza cioè mettersi in fila alle sette del mattino. Quindi si torna al punto di partenza. Ma il figlio di Giuseppe nei prossimi giorni dovrà fare degli altri esami. L'Asp contattata si dice pronta ad affrontare la questione invitando Giuseppe a inviare il suo incartamento all'ufficio relazioni con il pubblico e annuncia una verifica sul sistema intelligente informatico. Auguri Giuseppe.
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