C'è forse una timida apertura sulla vicenda dei palazzi che dovrebbero sorgere all'Annunziata al posto dell'area sbaraccata. Mentre un comitato cittadino ha già raccolto 500 firme l'amministrazione convoca il quartiere e coloro che hanno approntato la petizione. Lo spazio sbaraccato dove si prevede la costruzione di due edifici è al centro di una petizione popolare portata avanti inizialmente dal presidente di quartiere Raffaele Verso e passata nelle mani di un gruppo di giovani guidati da Emanuele Maurotto. Le firme sono già cinquecento. Al Comuine mercoledì 23 aprile si terrà una riunione. Con quali prospettive è presto dirlo. Convocate le parti in causa. Da Raffaele Verso presidente del quinto quartiere, ai comitati. All'Annunziata, a Bisconte e a Fondo Fucile sorgeranno rispettivamente, 48, 126 e 80 alloggi, Previsti oltre ai 2 palazzi a Bisconte, tre palazzi a Fondo Fucile e due all'Annunziata. All'Annunziata c'è anche un altro problema da risolvere quello del torrente diventato foresta. Quel corso d'acqua è al centro di una delibera del Quinto quartiere che chiede interventi immediati e mette in guardia dal pericolo esondazione. Quel torrente che diversi anni anni fa provocò morte e distruzione fa paura. Dall'Annunziata a Bisconte cambiano le modalità ma non i motivi della mobilitazione. I comitati spontanei e lo stesso quartiere chiedono di ridurre gli edifici e dare maggiore spazio al verde pubblico e agli spazi per anziani e bambini. Nei giorni scorsi si è tenuta una partecipata assemblea a Bisconte organizzata dalla rete civica partecipazione Messina. C'è il timore che i palazzi ripropongano gli stessi effetti dei palazzi popolari di Bisconte diventati ingestibili e senza alcun riferimento né per gli anziani né per i bambini. É stato deciso di attuare un Sit in di protesta per sabato 26 aprile alle 10. Nei giorni scorsi sempre su Bisconte, è stata consegnata al sindaco la petizione popolare portata avanti da Forza Italia e quindi dal capogruppo al Comune Cettina Buonocore, e dal vicecoordinatore Giuseppe Santalco. Nel documento si contesta il fatto che in zona non vi siano né adeguati parcheggi, né vie d'accesso sufficienti e si chiede di rivedere al ribasso le costruzioni peraltro già dimezzate nei mesi scorsi evitando che si realizzi un altro ghetto.