"Non chiamarlo amore": all'istituto "Minutoli" di Messina la campagna Lions dedicata a Sara Campanella
Qualsiasi voce si leva contro l'ingiustizia è seme di cambiamento e se parte dai giovani diventa ancora più fecondo. Rispetto della persona, accettazione del rifiuto, libertà, a partire da questi valori gli studenti dell'Istituto d'istruzione superiore Minutoli Quasimodo Cuppari hanno scelto di condividere una riflessione aperta alla città, sostenuta dalla proposta del Lions e Leo Club Messina Ionio che ha fatto tappa nella scuola diretta da Piero La Tona. "Non chiamarlo amore, stop agli abusi stop al silenzio" è il tema del service proposto dal club inserito all'interno dell'attività formativa che la scuola da tempo porta avanti, dedicata a Sara Campanella. “L'amore non uccide, Sara vive in noi”: una lettera scritta da un gruppo di studentesse ha aperto la mattinata che ha visto la presenza di esperti psicologi e educatori del centro antiviolenza Evaluna. Significative le testimonianze di due soci Leo Emanuele Russo e Giuseppe Testa, studente di medicina giunto sul posto pochi minuti dopo l’uccisione della ragazza con il loro appello a far rumore contro il silenzio e l’indifferenza.