Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Risanamento a Messina, tornano le ruspe in via Bonsignore

Dieci baracche da cancellare, una striscia di casette da demolire per eliminare una delle mini baraccopoli ancora disseminate in città. Quello di via Bonsignore, tra la via La Farina e la via Orso Mario Corbino, per decenni ha rappresentato uno dei tanti casi di piccoli agglomerati di casette che sorgono in zone nevralgiche della città. Lo scorso 14 febbraio, nel giorno di San Valentino, l'ormai ex subcommissario al risanamento Marcello Scurria consegnava all'impresa Luvitiem i lavori di demolizione di quelle casette, con i primi colpi di ruspa. Poi da allora uno stop agli interventi, tutto il caso politico scoppiato sul risanamento che ha un po' offuscato l'andamento dei lavori avviati, adesso però i mezzi si sono rimessi in movimento.

Le ruspe sono tornate a lavorare in via Bonsignore, la demolizione delle baracche è ricominciata. Le recinzioni delimitano il perimetro dell'area di cantiere, fino al prossimo 30 aprile divieti di sosta su entrambi i lati della strada proprio per consentire all'impresa di continuare a buttare giù le baracche. Un intervento importante in ottica riqualificazione, un'altra zona che si prepara a dire addio al degrado. Le famiglie che vivevano in queste baracche nei mesi scorsi avevano ottenuto un alloggio finalmente dignitoso, una volta sistemate l'ufficio commissariale aveva proceduto per definire l'operazione demolizione. Un intervento che, come quello della via Evemero a Fondo Fucile, rientrava in una sorte di piano collaterale all'opera di eliminazione delle baracche. Zone che non facevano parte dei grandi ambiti di risanamento, conseguenze di politiche sbagliate del passato che mai avevano puntato l'attenzione sulle micro baraccopoli. Attenzione che invece c'è stata nei mesi scorsi, le ruspe di oggi ne sono la testimonianza. Adesso si aspetta solo di vedere l'effetto che farà la via Bonsignore senza le casette.

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia