La distesa di fiori, biglietti, peluche e doni è il segno tangibile di un affetto che è difficile da arginare. Da lunedì scorso quello slargo anonimo e degradato di viale Gazzi è diventato il simbolo di una tragedia che ha travolto tutta la città. Sara Campanella qui ha trovato la morte, ma in qualche modo il suo sorriso, i suoi sogni, quel futuro che le è stato atrocemente negato hanno trovato casa tra girasoli, mazzi di rose, messaggi lasciati da chi non l'ha mai neanche conosciuta ma che l'ha persa come fosse un'amica o una sorella. É qui che tanti messinesi chiedono di ricordarla e onorarla. Il sindaco Federico Basile è pronto a farlo. Anche perchè a volerlo fortemente è la famiglia di Sara.
Per il sindaco sarà la mamma di Sara, quando lo vorrà, a scegliere in che modo trasformare il luogo della tragedia. La certezza è che sarà un monumento alla bellezza.
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