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Sbaraccamento rione Taormina, via alla scelta per 31 famiglie

Partite da ieri le convocazioni delle prime 31 famiglie del rione Taormina che saranno sbaraccate. Si tratta di quei nuclei che occupano le baracche a ridosso del ventiquattresimo artiglieria. Occorre far posto infatti alla strada cha collegherà la nuova viabilità a Maregrosso e alla via Don Blasco.

Dovranno scegliere, secondo la priorità in graduatoria, le case dove si trasferiranno. I primi a scegliere saranno i nuclei con soggetti fragili. E le famiglie aventi diritto secondo i nuovi criteri adottati dal commissario per l'emergenza risanamento Santi Trovato, sono cinque. Il cronoprogramna per i prossimi sbaraccamenti era stato fissato lunedì scorso durante una riunione alla quale hanno partecipato il subcommissario al risanamento Santi Trovato, il Comune e Arisme. Si parte con i primi 31 nuclei che abitano la via addossata al muro perimetrale della caserma. Poi si proseguirà con altre dieci famiglie e altre dieci baracche. Le 41 case da assegnare sono già a disposizione. Nei primi quindici giorni di aprile si procederà alla scelta e alla consegna delle chiavi.

Non è ancora chiaro quale sarà la zona successiva dopo questa piccola porzione del rione Taormina dove certo le case e le famiglie da liberare sono molte di più. I disabili non hanno più priorità indipendentemente dall'area di appartenenza. E poi una parte di loro già in lista all'ufficio del commissario ai tempi del predecessore Scurria è stata esclusa.  Non rientrano più nelle priorità ma devono fare la fila come tutti gli altri anche se titolari del certificato da disabile che scaturisce dalla legge 104  articolo 3 comma 1.

Capitolo Palazzi e fondi Pinqua ancora tutto da scrivere.  Iniziati ufficialmente i lavori a Bisconte. Si sta procedendo con l'avvio della fase di la ricerca degli ordigni bellici. Ma la priorità prima di costruire sarà la realizzazione di una imponete palificazione, una sorta di muro di contenimento imposto dall'autorità di bacino che durante la conferenza di servizi sull'appalto ha ricordato e messo in guardia dal fatto che quell'area  L'autorità di bacino ha chiesto  perentoriamente l'inserimento nel progetto alla base dell'esistente muro di contenimento anche di un'opera di smaltimento e raccolta delle acque piovane. Accorgimenti che di certo peseranno sui tempi di consegna. E a pesare c'è quella data del 30 marzo 2026 che se superata determinerebbe la perdita dei finanziamenti.

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