Quello della Polizia Penitenziaria, non è stato il solito anniversario. Una festa organizzata nell'accogliente teatro della casa circondariale con la consegna delle onorificenze agli agenti che, a Messina, a Barcellona e non solo si sono distinti durante il servizio. Non è un momento semplice per la polizia penitenziaria e per le carceri della nostra provincia. Le carenze di organico sono un dato di fatto che va ben oltre i freddi numeri. Sulla carta a Messina mancherebbe solo il 4% del personale in pianta organica. Una decina di unità, ma fra le pieghe dei numeri si scopre che altri dieci agenti sono stati sospesi e mai sostituiti dopo la vicende dell'ingresso di droga e telefonini nella casa circondariale dello scorso febbraio. Ma non finisce qui, perchè mancano una ventina di unità di personale nella settore delle traduzioni dei detenuti e quindi per supplire si attinge a chi è nelle varie sezioni. E così il conto delle assenze sale a 40 unità e per avere il quadro completo, in quell'organico ministeriale, per esempio, c'è più personale femminile di quanto ne servirebbe e meno uomini di quanti ne sarebbero necessari e visto che non sono interscambiabili ecco che la carenza reale di personale è molto ma molto più di quel 4%. E dopo 5 anni di lavori, alla casa circondariale di Gazzi in estate sarà riaperta la sezione Alta sicurezza maschile. Ospiterà fino ad 80 detenuti di alto profilo criminale e servirà altro personale, non meno di altre 20 unità. Arriveranno?