Tutti gli alberi a rischio schianto sono stati abbattuti e sostituiti. La messina servizi, a due settimane dall'ultima caduta in piazza XX Settembre, rassicura tutti. Ma aggiunge che il 35% degli esemplari è in categoria C, quella immediatamente precedente alla peggiore e che quindi merita massima attenzione.
La conferenza stampa di oggi muove dalle polemiche per i tagli sul viale Giostra e allarga il quadro a tutta la città. Fra il 2018 e il 2021 sono stati 121 gli alberi abbattuti per ragioni di sicurezza o perchè malati e, nello stesso triennio ne sono stati piantati 240, cioè il doppio.
Dal 2021, la gestione del verde è passata alla Messina Servizi e su 392 abbattimenti, ci sono state 1127 piantumazioni che diventano 2686 se si considerano tutte le essenze nate con il progetto Foresta Me. Un rapporto di uno a sei che, dicono a Palazzo Zanca, appare assolutamente in linea con una politica di attenzione per il verde.
Un approccio strutturale a suon di milioni di euro così come quelli investiti per il bosco del Burgensatico nella zona di Pezzolo, dove con i soldi del Pnrr sono stati messi a dimora oltre 40 mila alberi. Messina Servizi è pronta a lanciare una piattaforma di monitoraggio che darà la posizione la salute di tutti e 13mila gli alberi della città ma mapperà anche i giochi e gli arredi delle ville cittadine. Il caso Viale Giostra è stato approfondito per chiarire come sarà affrontato. In origine gli alberi non sarebbero dovuti essere spostati. Un'analisi approfondita su quei 50 platani di 60 anni ha fatto scoprire che le loro radici avevano uno sviluppo asimmetrico e li facevano crescere pendendo verso il centro strada. Un pericolo di crollo che doveva essere evitato e che ha portato a decidere di eliminarli e sostituirli con altra tipologia di pianta che però sarà posizionata un metro circa più verso l'esterno della carreggiata centrale in maniera tale che non cresca sopra lo scatolare che copre il torrente.
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