Sulla questione risanamento incombono diverse questioni. L'ordinanza del subcommissario per lo sbaraccamento Santi Trovato sull'assegnazione delle case ai disabili continua a tenere acceso il dibattito e a provocare polemiche e reazioni politiche. Oggi la consigliera comunale Pd Antonella Russo ha inviato una Pec al presidente della Regione Renato Schifani chiedendo chiarimenti su quel provvedimento che annulla il sistema che concede una pista privilegiata a tutte le famiglie con soggetti fragili, in lista ce ne sono almeno 130, indipendentemente dal turno di sbaraccamento e dall'area in cui risiedono.
Sulla questione interviene la garante dei disabili Tiziana De Maria “Il diritto alla casa e a condizioni di vita dignitosa rappresenta un diritto “improcastinabile” per coloro che vivono condizioni di disabilità, secondo quanto dispone la convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. La stessa Convenzione ONU riconosce la fondamentale necessità di affrontare l’impatto negativo della povertà sulle persone con disabilità in quanto le barriere ambientali possono impedire la loro piena ed effettiva partecipazione alla società su base di uguaglianza con gli altri. Si ritiene dunque indispensabile un chiarimento dettagliato da parte del sub commissario Trovato rispetto a come si intenda contemperare l’esigenza di accelerare lo sbaraccamento procedendo per lotti con il diritto alla casa di quei nuclei familiari con all’interno componenti con disabilità e fragilità che vivono in condizioni di disagio abitativo nelle baracche, non solo di quelli che si trovano nel lotto soggetto a risanamento. E’ necessario fare chiarezza specificando tempistiche e modalità attuative dell’ordinanza”.
Il 7 aprile Trovato sarà in consiglio comunale e in quella sede relazionerà sul suo provvedimento. Un documento che non convince nemmeno il garante dei minori Giovanni Amante che ha chiesto una sostanziale modifica in quanto coinvolge anche bambini con disabilità.
Altra questione aperta è quella dell'area di Bisconte su cui segna il passo l'appalto da circa 90 milioni che prevede la costruzione di due due palazzi e la trasformazione delle caserme Sabato e Nervesa. L'area è di proprietà dell'Istituto autonomo case popolari che per cedere quel terreno vuole un corrispettivo in denaro. Tenendo conto che il valore stimato è di due milioni e seicentomila euro.
C'è un'altra strada però che potrebbe prendere corpo, Quella dell'esproprio del terreno che potrebbe fare nelle sue funzioni l'ufficio commissariale per il risanamento. Una strada già seguita nel 2022 dallo stesso ufficio per un terreno di Tremonti. Ma la decisione spetta a Palermo.
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