Ormai è l'emergenza del momento. Le aggressioni al personale sanitario sono quotidiane e mettono a rischio l'incolumità di medici ed infermieri. Ieri pomeriggio addirittura due quasi in contemporanea al Policlinico ed al Papardo. Nel primo caso una donna di 57 anni è stata arrestata dagli agenti delle Volanti per lesioni, oltraggio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. La donna, mentre si trovava al triage del pronto soccorso del Policlinico, stanca per l'attesa ha preso a colpi di stampella prima un'infermiera poi il poliziotto del posto fisso intervenuto per sedare la lite. Nonostante l'intervento dell'agente la 57enne ha tentato di colpire chiunque le capitasse a tiro finchè è stata bloccata. L'infermiera ha riportato una prognosi di 4 giorni, tre giorni per il poliziotto.
Quasi allo stesso momento al pronto soccorso del Papardo una paziente psichiatrica durante la somministrazione della terapia, ha sferrato un calcio all'addome dell'infermiera, poi le ha strappato dalle mani la siringa e gliel'ha infilzata in una mano. Anche in questo caso la donna è stata bloccata dal poliziotto in servizio al posto fisso e solo stamattina trasferita in un'altra provincia per essere sottoposta a TSO. Su questo episodio è intervenuto il segretario generale della UIL FP; Livio Andronico: “Quest'ennesimo episodio dimostra quanto sia indispensabile rivedere le procedure relative al trattamento dei pazienti psichiatrici, che continuano ad essere indirizzati esclusivamente al Pronto soccorso del Papardo -spiega Andronico - in quanto, le altre aziende non accettano pazienti psichiatrici. Nonostante le precedenti denunce, indirizzate alle massime autorità cittadine e nonostante sia stata chiesta l'audizione in VI Commissione Sanità, senza che ad oggi sia giunto alcun riscontro, al pronto soccorso generale del Papardo continuano ad insistere le criticità relative alla gestione dei pazienti affetti da patologie mentali.
L'organizzazione chiede che venga attivato un tavolo di confronto utile per trovare soluzioni maggiormente idonee a garantire la sicurezza del personale sanitario.
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