Il regolamento di polizia urbana della città di Messina, l'anno scorso ha festeggiato 90 anni di vita. Un po' troppo datato perchè fosse in linea con i tempi che sollecitano nuovi perimetri d'intervento per una sicurezza che in città è un tema caldissimo.
E allora stamattina la terza commissione consiliare ha votato positivamente, rinviando gli emendamenti eventuali al consiglio, il nuovo regolamento preparato dall'assessore Cicala e dal comandante Giardina.
Il passaggio più interessante è quello legato alla individuazione di una procedura di più immediata efficacia per poter applicare misure di restrizione a chi dovesse avere comportamenti inadeguati e pericolosi.
Dal 2017 il questore ha la possibilità di disporre, in questi casi, i cosiddetti Daspo urbani. La norma nazionale individua una serie di luoghi in cui è applicabile la misura restrittiva che può allontanare l'autore del comportamento per un determinato periodo di tempo. Come previsto dal decreto Minniti, il regolamento, di polizia urbana allunga e specifica le aree di intervento. Nella fattispecie tutto il centro urbano fra Boccetta, XXIV maggio, Cannizzaro, Cairoli, viale San Martino lato valle e via Vittorio Emanuele. Ma anche l'area del sacrario di Cristo re. Un esempio concreto? Chi spara a mezzanotte in mezzo alla gente i fuochi d'artificio o viaggia su un'auto fracassona, potrà ricevere, dopo la segnalazione da parte della Municipale al Questore un Daspo urbano e non potrà più andare a Cristo Re per un certo numero di giorni o settimane. La zona di piazza del Popolo, come chiesto dal consigliere Carbone, sarà inserita nella lista
Messina: Daspo urbano, definite le nuove regole
E' approdato in aula consiliare il nuovo regolamento di polizia urbana vecchio di 90 anni. Un aggiornamento necessario anche per rispondere alle nuove esigenze di sicurezza. Definito un nuovo perimetro di aree di interesse in cui il Questore ha la possibilità di emettere i provvedimenti
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