La chiamano la malattia dell’anima che consuma il corpo, una piaga silenziosa che consuma chi ne è affetto travolgendo nel vortice della disperazione quanti vivono attorno. Quella dei disturbi alimentari è un male ancora abbastanza sottovalutato: che colpisce soprattutto i giovani; dalla pandemia ad oggi sono più che raddoppiati i casi, con un abbassamento drastico dell’età media di insorgenza fino a 8/9 anni. Anche a Messina, in occasione della 14ma Giornata nazionale del fiocchetto lilla, l’Asp ha organizzato nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca un momento di formazione e sensibilizzazione sul tema “Prassi e modelli operativi dell’assistenza ai soggetti con disturbi della nutrizione e dell’alimentazione”.
Obiettivo dell’iniziativa patrocinata dal Comune di Messina, che ha visto confrontarsi specialisti ed esperti del settore, la presentazione del Percorso diagnostico terapeutico assistenziale redatto dall’Azienda sanitaria che prevede la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Sistema sanitario nazionale con la definizione dei parametri di riferimento per la costituzione di una nuova Rete ambulatoriale regionale per il trattamento dei Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione
Un lavoro sinergico che ha visto la cooperazione del Dipartimento di salute mentale diretto da Giuseppe Rao, con le Unità operative di Psicologia e Neuropsichiatria infantile. Fondamentale, come hanno sottolineato le direttrici Santina Patanè e Nina Santisi la presa in carico dei soggetti attraverso un approccio multidisciplinare, che punti non alla cura del sintomo ma alla persona.
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