Da tempo ormai non si contano neanche più gli appelli lanciati dagli abitanti dei villaggi costieri dell'estrema zona nord nord della città per arginare l'erosione che sta divorando spiagge e non solo. Vivere il mare come una minaccia è diventato insostenibile per intere comunità che ad ogni ondata di maltempo contano danni e disagi. Una speranza adesso arriva dall'Autorità di bacino perchè il dirigente generale Leonardo Santoro ha deciso di chiedere al Ministero all'ambiente i finanziamenti necessari per alcuni importanti interventi che riguardano proprio il litorale nord.
Si tratta di lavori di mitigazione del rischio idrogeologico e di erosione costiera nei tratti considerati maggiormente a rischio. In particolare, l'Autorità di Bacino ha individuato l'urgenza di intervenire nella striscia di costa che attraversa gli abitati di Acqualadrone, Mezzana, Tono, Mulinello, Marmora e Rodia. Nell'elenco c'è anche contrada Puccino, una zona in cui le mareggiate ormai hanno completamente cancellato le vecchie barriere, arrivando a scavare fin sotto la piccola stradina che separa la spiaggia dalle case. Gli abitanti di questa zona ci avevano raccontato i disagi per chi vive in questa zona, i segni delle mareggiate fin dentro i cortili delle case. Tutto dissestato, sottoservizi a rischio e tanta preoccupazione. Gli interventi per la zona nord sono stati inseriti in un elenco che tocca diverse province siciliane.
Per Messina, l'Autorità di Bacino chiede 8 milioni e cinquecentotrenta mila euro. Il dirigente Santoro ha espresso parere favorevole sulla segnalazione di stato di grave rischio erosione, inserendo così l'intervento nel piano di ripartizione dei fondi sviluppo e coesione del Ministero dell'Ambiente proposti da tutte le Autorità di Bacino distrettuali d'Italia. La richiesta di fondi per Messina è la seconda più alta inserita nella richiesta di Santoro, dopo gli 11 milioni per il fiume Dittaino che riguarda i territori di Catania ed Enna.
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