Martedì 01 Aprile 2025

Disordini corteo "No ponte", altre denunce in vista

Scatteranno presto i nuovi provvedimenti nell'inchiesta avviata dal procuratore capo Antonio D'Amato e dall'aggiunto Vito Di Giorgio sui disordini scoppiati durante il corteo No Ponte di sabato scorso. Per il momento solo due persone, un uomo e una donna entrambi emiliani sono stati denunciati dalla Polizia per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di oggetti contundenti, ma in queste ore gli uomini della Digos stanno visionando minuziosamente le immagini registrate durante il corteo ma anche la sera in piazza Casa Pia ed in Galleria Vittorio Emanuele dove sono avvenuti gli altri scontri con le forze dell'ordine. Immagini realizzate dalla Polizia scientifica e dalle telecamere di videosorveglianza che serviranno ad identificare gli altri violenti. Molti di loro hanno già un nome e presto potrebbero finire sul registro degli indagati. Sono persone che hanno partecipato al pestaggio di un poliziotto, che hanno lanciato petardi e bombe carta contro gli agenti o che hanno imbrattato i muri con le bombolette spray. Al momento tutte le persone identificate provengono da altre città e quasi tutte sono già note alle Questure delle città di provenienza per aver partecipato a scontri e disordini in altre manifestazioni a cominciare da quelle No Tav. La conferma che nel corteo organizzato dal movimento No Ponte si sono infiltrati teppisti professionisti, armati di tutto punto, che girano l'Italia in cerca di pretesti per scatenare atti di violenza. Durante e dopo gli scontri le forze dell'ordine ne hanno fermati e perquisiti diversi sequestrando mazze, bombe carta e coltelli. Anche per loro presto scatteranno le denunce penali. Poi nei prossimi giorni un dossier sugli incidenti di Messina finirà sul tavolo del Ministro dell'Interno Piantedosi.

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