Il botta e risposta tra la Regione e i magistrati contabili riguarda anche la rete ospedaliera di Messina. Il presidente della sezione di Controllo della Corte dei Conti, Salvatore Pilato in una lunga relazione indagine, mette in evidenza ritardi di 5 anni e presunti sprechi nel piano che doveva portare al potenziamento dei reparti di terapia intensiva e dei pronto soccorso. C'è stato uno scambio di comunicati tra il presidente della Regione Renato Schifani ed il magistrato. Nella lettera di Palazzo d’Orléans si sottolinea che "Gli unici dati a cui fare riferimento e che vengono costantemente aggiornati in base allo stato di avanzamento e/o realizzazione dei lavori, suffragati anche recentemente dal ministero della Salute, sono quelli in possesso dell’amministrazione regionale. Schifani, quindi, acquisite ulteriori informazioni dall’assessorato della Salute, ribadisce che il numero di posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva contemplati è pari a 571, di cui 253 di terapia intensiva e 318 di terapia sub-intensiva. Il dato di 720 posti letto, preso in considerazione dalla magistratura contabile, infatti- dice Schifani- include anche quelli già esistenti e quelli da realizzare con altre forme di finanziamento”.
Pilato invita il presidente ad una più attenta lettura delle carte che riguardano l’indagine. E poi, qualche riga più avanti, rispondendo a Schifani che aveva ravvisato il pericolo di allarme sociale il magistrato aggiunge che l’eventuale allarme non può e non potrà mai essere ascritto all' attività della magistratura contabile ma semmai “al grave e risalente stato di inefficienza della spesa sanitaria e all’inadeguatezza dei livelli di assistenza nel territorio regionale”.
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