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Disordini al corteo No Ponte a Messina, timore di una escalation

Sono scattate le prime informative alla procura per l’avvio delle attività giudiziarie legate alle violenze di sabato scorso durante il corteo No ponte. La Digos sta analizzando passo passo tutto quello che è accaduto lungo le strade del centro cittadino. In particolar modo le immagini che sono state raccolte anche dalla rete web e dai social oltre che dalle telecamere di videosorveglianza, potranno dare un quadro più certo e puntuale sulle responsabilità di quanto accaduto. Sia per quanto attiene agli atti di vandalismo sia per l’aggressione al poliziotto che ne avrà ancora per altri 15 giorni per riprendersi dal vile pestaggio.

E oggi i gruppi della Lega hanno presentato, con qualche modifica, la mozione con la quale chiedono un giro di vite  rispetto a certi di tipi di cortei.  "Nessuno ha mai detto che non si debba manifestare per difendere le proprie idee – hanno detto – ma non in questo modo. Ci dispiace che qualcuno possa aver minimizzato anche la deturpazione della città e che declini i temi del conflitto come se fosse una cosa assolutamente normale". "

La mozione di fatto chiede che il Sindaco si faccia portavoce con il Questore – che è l'unico responsabile dell'ordine pubblico - per vietare che soggetti o associazioni che abbiano già dimostrato di fomentare l'odio abbiano la possibilità di ripetere questo tipo di manifestazioni. Il coordinatore della Lega Davide Paratore parla di un campanello d'allarme che è già suonato. E il timore è una escalation

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