Per il commercio, il 2024 è stato un anno da dimenticare: la media è di un'apertura ogni tre chiusure. Il dato peggiore degli ultimi dieci anni. A dirlo è Confesercenti nazionale dopo l'analisi sui dati camerali che confermano una crisi senza precedenti. Anche Messina fa i conti con numeri sempre più preoccupanti: nell'ultimo trimestre del 2024 sono state 132 le chiusure di attività, 82 le nuove iscrizioni nel registro delle imprese a fronte di ben 214 cessazioni. Vedere abbassarsi per sempre le saracinesche storiche in città ha acceso ancor di più l'attenzione sulla necessità di intervenire in qualche modo. La crisi del commercio è stata anche al centro di un serrato consiglio comunale. E se c'è chi vede tra le cause ancora piste ciclabili e isole pedonali, a Palazzo Zanca il sindaco ha deciso di intervenire con un pacchetto di misure che saranno presentate domani. Un altro problema molto serio che incide sulla crisi del commercio è il caro affitti. Facendo una breve ricerca tra gli annunci delle agenzie emerge che ad esempio in centro un locale da 80 mq costa circa 1800 euro al mese, sul viale San Martino per cento mq servono tra i 2 e i 3000 euro mensili, a piazza Cairoli si superano i 4 mila euro.
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