Sciopero e confronto. Per spiegare, per raccontare la propria visione di una riforma della Giustizia in discussione in Parlamento ma che non piace proprio a chi lavora dentro i tribunali. I magistrati aderenti all’Anm, l’associazione nazionale magistrati, hanno deciso di scioperare, oggi, soprattutto sui temi legati alla separazione delle carriere. E nell’Aula magna della corte d’appello di Messina hanno incontrato cittadini, operatori del diritto, per spiegare le motivazioni del loro no alla riforma costituzionale. Al tavolo c’erano tutti i vertici della magistratura messinese, dal presidente della Corte d’Appello di Messina, Luigi Lombardo, il Procuratore Capo Antonio D’Amato, oltre al presidente dell’ordine degli avvocati Paolo Vermiglio. Le toghe dicono no anche ad un disegno di legge che non stanzia risorse e non agisce su altre problematiche, come carenze di personale e velocità dei processi, anche alla luce dei malfunzionamenti del sito per il processo penale telematico.
Caricamento commenti
Commenta la notizia