Raccolta di firme oggi e domani dalle 12 alle 16 davanti alla scuola Salvo D'Acquisto. Lo slogan è Arsenico no. Si chiede chiarezza sul contenuto di quelle terre di scavo arrivate dalla zona ionica e finite nell'area di Contesse che sorge vicino a case, scuole e persino ad un centro diurno di assistenza. C'è grande preoccupazione a Contesse per la presenza delle terre di scavo e le rocce provenienti dai lavori del raddoppio ferroviario. Area sotto sequestro ma i camion del consorzio continuano a fare avanti e indietro in una parte di area che non è sigillata, che non è finita sotto sequestro. Lunedì pomeriggio seduta straordinaria del Consiglio comunale. Il caso arsenico, quello contenuto nelle terre e rocce da scavo provenienti dai cantieri del raddoppio ferroviario Giampilieri-Fiumefreddo fa paura. La Procura di Messina, la sostituta Roberta La Speme ha già aperto un fascicolo. che riguarda tre aree sequestrate: quella di Nizza di Sicilia, dove sono stati apposti i sigilli ad alcune vasche; quella del Villaggio Unrra-Contesse, dove un’area di ventimila metri quadrati è al centro di accertamenti, un altro terreno più piccolo localizzato nel comune di Alì Terme. Il Consorzio assicura che gli scavi a Sciglio, luogo da cui proviene quel materiale di scavo, per il momento sono fermi. Osservato speciale come ha scritto Riccardo D'Andrea sulla Gazzetta del Sud qualche giorno fa- che è anche il livello di arsenico. Nelle zone residenziali il limite massimo è di 20 milligrammi per chilogrammo, nelle zone industriali può spingersi fino a 50 milligrammi per chilogrammo ma non superarlo. E nei luoghi requisiti dalla Procura, nei punti oggetto di prelievo di campioni e successive analisi, quei numeri sarebbero di gran lunga maggiori, fino ad arrivare a 100 milligrammi. Nei giorni scorsi i blitz e gli interventi di Pippo Lombardo, deputato all’Ars di Sud chiama Nord e sindaco di Roccalumera. Lombardo, il 22 ottobre scorso, aveva denunciato che nel cantiere di Nizza di Sicilia erano state accatastate circa 14mila tonnellate di terre e rocce da scavo con concentrazioni di arsenico oltre il consentito. Oggi l'avvio della raccolta di firme. A promuoverla l'associazione guidata da Alessandro Brigandì.