Se la notizia sarà confermata dai fatti la prossima settimana, il Messina si vedrebbe decurato dalla classifica i 9 punti faticosamente conquistati contro Taranto e Turris, un salasso che andrebbe ad aggiungersi alla penalizzazione che scatterà per non aver pagato alla scadenza contributi e ritenute.
Classifica che verrebbe riscritta e difficoltà che crescerebbero, a dismisura a raggiungere almeno i play-out. Lo scenario futuro è triste almeno quanto quello attuale.
Perdura la fase di stallo con AAD che di fatto è il proprietario del club che non riesce a muoversi come vorrebbe e come avrebbe dovuto dopo la pomposa conferenza stampa di presentazione al comune di fine gennaio. Il problema addotto sarebbe quello di un blocco dei conti da parte del tribunale di Gand, in seguito al fallimento del Deinze e che adesso sarebbero tornati nella disponibilitò di Doudou Cissè.
Il presidente Stefano Alaimo spera che la vicenda possa risolversi al massimo lunedì e, in qualche modo, sarebbe la via più veloce per uscire dall'empasse. Non sarebbe più interessato ad intervenire economicamente l'ex proprietario Pietro Sciotto, che attende il pagamento della prima rata per la cessione delle quote e che appare intenzionato a trascinare AAD davanti ad un giudice per farsi riconoscere quanto pattuito il 2 gennaio dal notaio Silverio Magno.
La fiduciaria lussemburghese, al momento, non sembra dunque propensa a gettare la spugna, bloccando, quindi, le eventuali soluzioni alterntive, va aggiunto, tutte di non facile applicazione per motivi diversi. In questo contesto c'è la squadra che ha promesso di fare il proprio dovere a cominciare dal derby casalingo di lunedì sera contro il Trapani. Oltre al miracolo sul campo per agguantare almeno i play-out, ne servirà un altro per sciogliere questa matassa alquanto ingarbugliata.
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