L'immagine che viene fuori ogni mattina è poco edificante. Uno spazio in pieno centro di fronte ad un albergo, a pochi passi dalla stazione ferroviaria e da quella dei pullman, si presenta come un letamaio. All'interno questa mattina resti di bivacchi e spazzatura. La villetta Quasimodo di notte diventa terra di nessuno. Lo spazio, assicura la presidente di Messinaservizi Maria Grazia Interdonato viene pulito ogni giorno e ci sono, ma solo di giorno, degli operatori fissi. Di giorno. Ma nelle ore notturne nessun controllo. Presto quella villetta cambierà radicalmente volto. Non sarà più una villetta chiusa ma diventerà una piazza. Uno spazio aperto senza più barriere ma che manterrà la sua anima verde perchè gli storici pini rimarranno al loro posto e si aggiungeranno delle aiuole. Il bando è già a gara: 495mila euro. I giochi, ovviamente, saranno lasciati al loro posto, come il verde che sarà curato e rimpinguato. Oltre all’abbattimento dei muretti di recinzione, è prevista l’installazione di una serie di sedute semicircolari che saranno il vero nuovo punto di aggregazione della piazza. E ci sarebbe un motivo in più per darle un minimo di decoro. Sotto a quella villetta secondo il geologo Natoli sorgerebbe un'enorme fossa comune con migliaia di vittime del terremoto del 1908. L'esercito dovendo scongiurare delle epidemie come testimoniano i giornali raccolti da Natoli comparati con delle osservazioni sui disegni dell'epoca e tavole urbanistiche attuali, seppellì proprio in quell'area tantissime vittime. Natoli suggerisce da tempo di fare uno studio più attento e di porre una lapide a ricordo di quelle vittime che non hanno ottenuto cristiana sepoltura. Una lapide che potrebbe trovare una giusta collocazione nella piazza che sorgerà al posto della villetta. Ma intanto sarebbe bene evitare che al posto dei fiori ci siano i rifiuti.