Obiettivo 65%, un traguardo che sembra piuttosto vicino ma che Messina non è riuscita ad acciuffare nonostante sia in corda molti anni. Va subito detto che il più è stato fatto e questi ultimi 8 anni in particolar modo hanno fatto schizzare il dato al 58 e mezzo per cento che è il migliore delle grandi città non solo della sicilia ma anche di tutto il centro sud d'Italia, per intenderci da Roma in giù. Un motivo più che sufficiente per poter rendere una modello, quasi un laboratorio l'esperienza avviata nel 2018 e sulla quale generale era lo scetticismo. Ecco perchè i responsabili dei grandi consorzi di riciclo e riutilizzo dei materiali differenziati fino a domani saranno in città per parlare del futuro della raccolta e delle nuove frontiere che spostano sempre più in là gli obiettivi, come per esempio quello dell'invio in discarica del solo 10 % dei rifiuti entro il 2030 e poi il traguardo del 65% del riciclo, dato per il quale Messina è al 44%. Ma differenziare, ed è questo quello che sarà sottolineato anche nell'approfondimento di oggi e domani, non è solo un dovere nei confronti dell'ambiente. Gli effetti sono immediatamente concreti anche in termini economici. Per dare il volume della questione, basti pensare che i consorzi a cui vengono trasferiti soprattutto carta cartone plastica e vetro, hanno restituito negli ultimi due anni oltre 7 milioni di euro, 3,8 nel solo 2024. Soldi hanno alleggerito la Tari dei messinesi che era una delle più care d'Italia e che ora è tornata in media con i grandi centri anche del nord italia. E se non avessimo fatto la differenziata e Messina come Catania e Palermo avesse una raccolta molto bassa, quanto avremmo pagato in più di Tari. I conti sono presto fatti. Se tutto quello che le famiglie e le aziende dividono per materiali, fosse finito in discarica come il resto dell'indifferenziata ci sarebbe stato un sovraccosto di 20 milioni l'anno che in bolletta sarebbe valso da 100 ai 150 euro in più a famiglia. Cifre che confortano la scelta fatta da Messina sei anni fa che la stessa Messina, in larga parte, ha sposato a pieno. Da una parte si lascia un mondo più pulito alle prossime generazioni, dall'altra anche la tasca di questa generazione sarà meno alleggerita da una delle tasse meno amate dai messinesi.