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Baracche e revoca Scurria, rischio coda giudiziaria

Si è concluso ieri pomeriggio intorno alle 16,30, dopo 23 mesi, il mandato del subcommissario per lo sbaraccamento Marcello Scurria. A decretarlo è stato il presidente della Regione Renato Schifani commissario per lo sbaraccamento.

Alla base della revoca il venir meno si legge nell'avvio del procedimento di revoca notificato circa una settimana fa del rapporto fiduciario tra il commissario ed il subcommissario. Ma a dar fuoco alle polveri è stato l'acquisto conteso tra ufficio commissariale e Comune di un gruppo di case da utilizzare per il risanamento nella zona sud della città. Quella che il Comune ha giudicato concorrenza sleale contestando l'aumento al rialzo dell'offerta presentata all'asta fallimentare.

Una concorrenza contestata da Scurria che ha sempre ricordato che nei procedimenti come le aste giudiziarie nessun accordo preventivo può essere fatto con gli altri pretendenti senza incorrere nella turbativa.

Una polemica scoppiata nel dicembre scorso che ha avuto l'epilogo qualche giorno fa con l'avviso di avvio del procedimento di revoca.

Scurria nella lettera di controdeduzioni, otto pagine, è perentorio: “L'avvio del procedimento avrebbe dovuto contenere rispetto alla richiesta formulata con precedente nota del 19 dicembre ed alla mia successiva relazione puntuali contestazioni principalmente afferenti alle gravissime accuse di danno erariale e concorrenza sleale formulate dal sindaco con una sua nota. Invece nessuno scrutinio al riguardo è possibile rintracciare."

Ne consegue che l'avvio del procedimento che si riscontra si rivela inidoneo a realizzare l'indifettibile presupposto riconosciuto dalla legge.

E poi ricorda tracciando un bilancio del suo operato: “Ho acquistato senza alcuna contestazione 210 alloggi per un valore pari a 15 milioni. L'acquisto mediante partecipazione ad un'asta giudiziaria non differisce sotto il profilo della particolare rilevanza dall'acquisto sul libero mercato."

E conclude “Resto pertanto in attesa della sua determinazioni conclusive che valuterò attentamente ai fini della tutele consentite innanzi alle competenti autorità giudiziarie”. Conclusioni che appunto sono arrivate ieri pomeriggio.

Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani- si legge nella nota ufficiale della Regione- nella qualità di commissario del governo per il risanamento della baraccopoli di Messina, ha provveduto a revocare l’incarico di sub commissario a Marcello Scurria, nominando come sostituto, senza soluzione di continuità, Santi Trovato, dirigente regionale e attuale responsabile dell’ufficio del Genio civile di Messina. La sostituzione si è resa necessaria a seguito di “specifiche criticità” riscontrate nella gestione delle funzioni affidate in precedenza a Scurria che hanno fatto venir meno il rapporto fiduciario con il presidente della Regione, che lo aveva nominato nel marzo del 2023."

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