Incanta tutti Mimì, emoziona la sua voce, emoziona il suo racconto. Interpretata dalla cantante Marily Santoro, ottima potenza ed eccellenti dinamiche vocali, il principale personaggio femminile de "La Bohème" entra in scena invadendo con la sua dolcezza il mondo allegro e disordinato degli artisti.
Quella andata in scena ieri sera al Teatro Vittorio Emanuele è stata una rappresentazione attenta alla tradizione, libera da orpelli e molto teatrale, una scelta precisa del regista Carlo Antonio De Lucia, premiata dagli applausi del pubblico.
Durante il primo quadro, forse è mancata l'unità armonica fra strumenti e voci, con l'orchestra, diretta con rigore dal maestro Carlo Palleschi, che ha sovrastato a volte gli artisti sul palco, momenti probabilmente dovuti all'emozione del debutto, superati poi nell'evolversi del racconto.
Il tenore Paolo Lardizzone interpreta Rodolfo, interessante voce e presenza scenica,, solo qualche dubbio, è stato omaggiato, come Mimì da applausi a scena aperta. Padrona della parte Linda Campanella, una Musetta che porta sul palco la sua verve recitativa. Luca Bruno è un Marcello valido e disinvolto nel ruolo, bravo Alex Martini nel ruolo di Schaunard, espressivo e accattivante, mentre Colline impersonato da Gaetano Triscari cresce nel finale. È piaciuta al pubblico la caratterizzazione che Lorenzo Barbieri ha dato dei personaggi di Benoît e Alcindoro.
Colpo d'occhio il secondo atto dell'opera di Puccini, ambientato al caffè Momus. È un quadro d'insieme coloratissimo, nel quale il coro lirico "Cilea" diretto da Bruno Tirotta anima il palcoscenico per capacità vocali e attoriali, confermandosi certezza e garanzia delle rappresentazioni messinesi. Tenerissimi i bambini del coro voci bianche "Biancosuono", apparentemente per nulla emozionati dal pubblico.
Belle le scenografie ideate dal regista con Alessandra Polimeno e Riccardo Roggiani, arricchite e completate dalle splendide videoinstallazioni di Matthias Schnabel, capaci di creare un'atmosfera veramente particolare.
Apprezzamento e lunghi applausi da parte del pubblico per quest'opera, La Bohème, che conserva sempre la capacità di emozionare.
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