Gesso e l'agrifoglio di Jill Byden: riappare ma scattano le polemiche
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Mai avrebbe pensato il povero agrifoglio di trovarsi al centro di una rovente polemica. E mai lo avrebbe pensato Jill Jacobs Biden moglie di colui che al momento della donazione era il presidente degli Stati Uniti in carica. Jill Jacobs Biden tornata nel luogo che diede origine alla sua famiglia aveva lasciato un segno tangibile del suo passaggio lasciando un alberello della terra dove era emigrata. Un simbolo importante di pace e di comunione tra i popoli. In un momento in cui di pace ce n'è proprio bisogno. Dopo oltre due mesi dalla visita e dalla donazione quell'agrifoglio, di mezzo diverse lettere da parte di Mario Sarica (studioso, scrittore e fondatore del museo della cultura e della musica popolare dei peloritani dove esiste un'intera sezione dedicata all'emigrazione), al sindaco Basile, è riapparso in piazza Sant'Antonio Abbate, ma in un vaso bruttarello e anonimo, l'agrifoglio donato dalla ex first lady. Un'apparizione che ha fatto saltare dalla sedia, Sarica promotore di quella visita e autore di un libro proprio sulle origini ibbisote della ex first lady. Sarica si è arrabbiato ancor di più quando ha saputo (a spiegarcelo l'assessore comunale al Patrimonio Cicala), che l'agrifoglio sarà spostato da quella piazza e collocato in un aiuola indicata da un comitato di Gesso con orientamento a nord come indicato da un agronomo di Messinaservizi. “Sono indignato ci dice al telefono - andrò personalmente con una motoape a prenderlo e a collocarlo in un posto degno che altro non può essere che lo spazio antistante il museo della cultura e musica popolare dove custodiamo gelosamente il libro autografato con dedica di Jill Biden e dove si parla dell'emigrazione della comunità e della sua famiglia. Jill Biden- insiste Sarica è venuta a Gesso in gran parte per il mio lavoro che si è protratto con contatti diretti e con il consolato per due anni”. Il museo di Gesso è stato elevato al rango di Istituto di cultura dal ministero della cultura. In Italia possono vantare tale riconoscimento solo 37 siti. Solo tre in Sicilia. Una polemica, quella dell'agrifoglio che sembra aggrapparsi a solite radici e che promette di avere nuovi risvolti.