All'inizio della crisi si pensava fosse un guasto temporaneo, un intervento semplice che sarebbe durato magari mezza giornata. Invece così non è stato e non è. A soffrire da almeno cinque giorni una inaspettata crisi idrica ci sono trenta palazzine popolari di Minissale e alcuni condomìni. Le prime telefonate in redazione sono arrivate mercoledì scorso e sono andate aumentando di giorno in giorno. La prima segnalazione è dell’amministratore del condominio Palazzo De Salvo di via Adolfo Celi, Peppe Chiarella. Poi via via l'area interessata dai disagi e dalle proteste si è allargata. La gente è infuriata. Manca totalmente l’acqua nei piani più alti e arriva con scarsa pressione negli altri. Le autobotti sono in azione da alcuni giorni. Sembra di vivere la stessa situazione di disagio dell’estate scorsa. Rubinetti a secco e autobotti a fare la spola tra fontane pubbliche e palazzi. A confermare il blackout idrico a Minissale è il presidente della seconda municipalità, Davide Siracusano. «Gli operatori dell'Amam – ci spiega il presidente dell'Amam, Alibrandi, subito allertato – stanno verificando se ci siano chiusure da qualche parte. In telemetria, il centro da dove si controlla il flusso idrico è tutto regolare. In alcuni punti l’acqua è tornata già da due giorni. Stiamo comunque lavorando».