Il presidente di Arisme Fabrizio Gemelli ha mantenuto la promessa. Si sono conclusi gli interventi sull'ascensore della palazzina di via Taormina dove abbiano raccontato il 28 gennaio scorso la storia di una disabile costretta a casa dai primi giorni di dicembre. La sua ora d'aria sul balcone della propria abitazione. Per la signora Oliva, anziana e disabile al 100%, da due mesi, c'era solo la televisione per evadere da un appartamento che senza ascensore era diventato prigione. La ditta di manutenzioni allertata da Arisme ha lavorato per giorni. Sono al momento quattro la palazzine di Arisme, la società che si occupa della gestione delle palazzine legate al risanamento, senza ascensore. I guasti in alcuni casi si rivelano più gravi del previsto. Decine di disabili restano prigionieri in casa. A Bisconte nei palazzoni costruiti vent'anni fa e oggetto più volte di nostre inchieste sulle condizioni in cui versano e sulla presenza di abusivi, nella palazzina G, l'ascensore dopo la riparazione è rimasto in funzione appena 3 giorni. E' di nuovo rotto. Così diversi disabili ed anziani sono costretti a restare in casa così come i condòmini di altre due palazzine. Ma prende corpo l'ipotesi manomissioni. Sono dieci gli interventi effettuati nelle ultime settimane sugli impianti.
Anche a distanza di poco tempo. Le manutenzioni straordinarie vengono richieste sullo stesso ascensore. Il presidente di Arisme Fabrizio Gemelli vuole vederci chiaro ed ha avviato una sorta di indagine interna. Vuole sapere quanti interventi siano stati effettuati dal primo gennaio ad oggi e dove siano stati effettuati. Ha invitato gli amministratori nel caso in cui si ravvisassero ipotesi di manomissione a riferire e a presentare una denuncia all'autorità giudiziaria. Non si ferma la campagna contro i morosi che sono di due tipi: quelli che non pagano la pigione e quelli che non pagano le quote condominiali. Gli appartamenti in carico ad Arisme sono oltre un migliaio. Il maggior numero di morosi si riscontra nelle palazzine popolari ex Iacp. Sino a due anni fa non pagavano l'affitto ben 7 inquilini su 10. Ma Gemelli ha dato mandato ai propri uffici affinchè gli sia consegnato un quadro dettagliato e aggiornato. Da recuperare ci sono almeno 300 mila euro di credito. Nei mesi scorsi sono già partite le prime 500 diffide. Paradossale la situazione di uno dei blocchi delle case popolari di Catarratti. Ci sono da recuperare oltre 100 mila euro di arretrati.
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