Un’unica certezza: fare presto. A Zafferia si guarda con preoccupazione al maltempo previsto per questo fine settimana dopo i pesanti danni causati dal nubifragio di domenica scorsa. Oggi sul posto sopralluogo del dirigente generale dell’autorità di bacino, Leonardo Santoro, e dell’assessore alla Protezione civile, Massimiliano Minutoli per verificare lo stato del torrente che a causa delle fortissime piogge ha straripato portando giù un’enorme quantità di fango e detriti. Si lavora per liberare il letto del torrente e abbassare il livello rispetto alla strada arginale. I detriti al momento sono stati accumulati come a creare una sorta di barriera, qui i mezzi andranno avanti a oltranza per evitare di arrivare impreparati ad una nuova ondata di maltempo. Il sopralluogo dell’ingegnere Santoro è servito per avere una fotografia nitida della situazione, si parte da qui per programmare adesso gli interventi che l’autorità di bacino deve programmare insieme al Comune. È chiaro che il torrente si è ripreso lo spazio che nei decenni la mano dell’uomo ha tolto alla natura. Lo dimostrano le grosse pietre portate giù dalla furia dell’acqua e che oggi si sono depositate lungo il corso d'acqua nella parte più alta.
A distanza di giorni si fatica a comprendere che quello che sembra un sentiero infangato in realtà è la strada che dagli abitanti di questa zone viene attraversata con le auto. Servirà programmare un intervento di sistemazione idraulica nei vari punti che mostrano particolare criticità. E servirà anche decidere come affrontare la questione delle case che si affacciano sul greto del torrente, anche se dovrà essere il Comune soprattutto a valutare se possono esserci rischi particolari. Il maltempo previsto per il fine settimana intanto preoccupa chi vive a ridosso del torrente. Come Valentina che è al nono mese di gravidanza.
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